Il dibattito sulle armi nucleari tattiche in Italia: tra impegni di disarmo e solidarietà atlantiche
L'articolo ricostruisce e motiva la posizione dell'Italia riguardo la presenza, ruolo e futuro delle armi nucleari tattiche americane schierate sul suo territorio. La prima parte esamina il concetto di "deterrenza estesa" e gli intrinseci problemi della sua credibilità. La seconda analizza le caratteristiche e il ruolo delle armi tattiche all’interno della dottrina Nato. La terza presenta il dibattito europeo e americano sul possibile ritiro di queste armi dall'Europa. La quarta propone una dettagliata analisi del punto di vista italiano sulla base di una rassegna della documentazione esistente e di interviste condotte dall'Autore nella primavera-autunno del 2010. Nelle conclusioni sono presentati i principali risultati della ricerca.
Vedi anche: "Tactical Nuclear Weapons in Italy: Striking a Balance between Disarmament Aspirations and Alliance Obligations", in The Nonproliferation Review, Vol. 19, No. 1 (March 2012), p. 13-29.
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Dati bibliografici
Roma, Istituto Affari Internazionali, marzo 2011, 39 p. -
In:
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Numero
11|04
Introduzione
1. Dinamica e dilemmi della deterrenza estesa
2. Armi nucleari tattiche in Europa: caratteristiche, numeri e criticità
3. Il dibattito negli Stati Uniti e in Europa
4. La posizione italiana
4.1 La dimensione strategico-militare
4.1.1 L’utilità militare delle Ant
4.1.2 La sicurezza e la custodia delle Ant
4.1.3 Il negoziato con la Russia
4.2 La dimensione politico-simbolica
4.2.1 Il legame transatlantico
4.2.2 La coesione della Nato
4.2.3 Approccio unilaterale vs. multilaterale
4.3 La dimensione del prestigio e della politica domestica
4.3.1 Status e prestigio nucleare
4.3.2 Gruppi di interesse e opinione pubblica
4.4. La politica di disarmo e non-proliferazione
Conclusioni
Riferimenti bibliografici