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Il processo di integrazione del mercato e dell'industria della difesa in Europa

30/05/2003

Nel dicembre 2001, in occasione del Consiglio europeo di Laeken, i Capi di Stato e di Governo dei Quindici hanno sottolineato come ormai l'Unione disponga di una capacità iniziale "di condurre operazioni di gestione delle crisi". Nonostante la dichiarazione di una prima operatività della Politica europea di sicurezza e di difesa (Pesd), la strada verso una efficace Europa della difesa si presenta ancora lunga e complessa. Infatti il nuovo corso della politica di difesa europea, reso possibile dalla combinazione di avvenimenti interni ed esterni all'Unione, rafforza infatti la considerazione che gli aspetti operativi, istituzionali ed industriali della difesa non possono essere trattati separatamente. La conseguente necessità di profonde riforme delle capacità militari europee e del mercato della difesa ha portato, dunque, al varo di una serie di iniziative e alla costituzione di diversi fori per discutere tali problematiche, sia a livello comunitario che a livello intergovernativo. L'obiettivo di questo studio è di fornire una panoramica ragionata delle principali iniziative europee nel campo degli armamenti, verificando i risultati raggiunti, ma anche evidenziando le maggiori carenze e le difficoltà riscontrate al fine di definire le possibili linee di intervento dell'azione italiana. A questo scopo vengono esaminate in primo luogo le iniziative intraprese nel quadro dell'Unione Europea - in particolare le discussioni svolte in ambito Polarm e le iniziative promosse dalla Commissione - ed in secondo luogo quelle portate avanti sul piano intergovernativo, con riferimento sia al lato della domanda che a quello dell'offerta.