Il Regno Unito post-Brexit tra Ue e Usa
Enormi difficoltà attendono i negoziatori Ue e britannici durante il periodo di transizione post-Brexit, che è previsto termini a dicembre 2020. Concludere entro quella data un trattato di libero scambio con nuovi rapporti di partenariato appare impresa improba. Le due parti hanno infatti interessi e priorità contrastanti: l’Ue vuole preservare l’integrità del mercato unico e accetta la liberalizzazione commerciale solo sulla base di una convergenza normativa che assicuri parità di condizioni; il Regno Unito punta ad acquisire una piena sovranità regolamentare anche in vista di accordi di libero scambio con altri paesi. Il governo conservatore di Boris Johnson è intenzionato, in particolare, ad aprire un negoziato parallelo con gli Usa che gli chiedono di eliminare o rivedere le regole che impediscono l’accesso a una serie di prodotti americani. L’amministrazione Trump, che ha fortemente sostenuto la Brexit, mira a inserire un cuneo tra Bruxelles e Londra, allargando la frattura che si creerà con la Brexit. Difficilmente Londra potrà sottrarsi a una scelta tra il modello europeo e quello americano.
Estratto da Focus euroatlantico, n. 13 (ottobre 2019-gennaio 2020), p. 35-42.
-
Dati bibliografici
Roma, IAI, gennaio 2020, 10 p. -
In:
-
Numero
20|03 -
ISBN/ISSN/DOI:
978-88-9368-123-0
Introduzione
1. Corsa contro il tempo
2. Un accordo difficile
3. I nodi del negoziato Gb-Ue
4. Il negoziato Gb-Usa