The Implications of the Syrian War for New Regional Orders in the Middle East
Gli otto anni di guerra in Siria lasceranno strascichi in tutta la regione negli anni a venire: in questo saggio l’autore ne considera in particolare quattro. Prende innanzitutto in esame i vari interventi in Siria da parte delle potenze regionali e straniere (tra cui Russia, Turchia, Iran, Stati Uniti, Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti) che hanno riconfigurato in tutta la regione il ruolo di tali potenze. Evidenzia poi l’emergere nella regione di due opposte alleanze, ciascuna delle quali annovera stati arabi, potenze regionali arabe e non arabe, potenze globali e attori locali non statali. Le stesse alleanze (o simili) potrebbero ripresentarsi in altri conflitti mediorientali. L’autore analizza infine il sorprendente numero e varietà delle forze straniere che hanno combattuto direttamente in Siria o vi hanno indirettamente sostenuto fazioni in conflitto. Dal 2012 di tali forze hanno fatto parte almeno venti tra stati e importanti attori non statali, nonché centinaia di gruppi minori (gruppi tribali, ribelli islamisti e laici e gruppi pro-Assad). L’autore suggerisce infine che la debole risposta della comunità internazionale agli innumerevoli crimini di guerra commessi da entrambe le parti e la sua apparente accettazione di fatto del mandato del presidente siriano Bashar al-Assad presagiscono il perdurare di sistemi regionali autoritari e violenti nel prossimo futuro.
-
Dati bibliografici
Roma, IAI, settembre 2018, 17 p. -
In:
-
Numero
Working Papers 12
Introduction
1. Key Dynamics
2. The Game-Changer: New Transnational Alliances
3. Lessons from Turkish and American Policies
4. Russia Enhances Its Regional Impact
5. Iran’s Expanding Connections
6. More Intense Iran–Saudi Arabia Rivalry
6.1 More Activist Saudis–Emiratis
6.2 Washington and the “Deal of the Century”
7. Pragmatism among Regional Actors
8. Deep States Will Persist
9. Uncertain Future for Islamists
Conclusion: A Century’s Legacy of Pawns, Proxies and Partners
References