India: le elezioni del 2014
Neera Chandhoke muove dall’analisi dei risultati elettorali, a partire da un dato di grande importanza: il Bharatiya Janata Party (BJP), che ha ottenuto ben 282 seggi su 543 alla camera bassa del parlamento, è di fatto ben lungi dall’aver conseguito la maggioranza dei voti. Nondimeno, l’affermazione del BJP introduce una serie di nuove importanti variabili all’interno del panorama politico indiano, che l’autrice analizza senza tralasciare di interrogarsi sulle ragioni della sconfitta della coalizione di governo uscente, guidata dal partito del Congresso. Quindi, dopo aver ripercorso le specificità del terreno politico in cui il BJP affonda le proprie radici, l’autrice analizza i principali impegni assunti da questo partito, e dal suo leader Narendra Modi, in campagna elettorale, primo fra tutti un’azione di governo improntata a favorire il dispiegarsi dell’efficienza del mercato – non dissimilmente dal modello proposto da Modi per lo stato del Gujarat quando ne era Chief Minister. Tuttavia, in conclusione, Neera Chandhoke induce a riflettere sui nodi problematici che ciò potrà sollevare in una società in cui vi è un evidente bisogno di attive politiche sociali e redistributive.
Versione inglese: IAI Working Papers 14|08.
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Dati bibliografici
Roma, Istituto Affari Internazionali, luglio 2014, p. 1-4 -
In:
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Numero
14/02-3
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Pubblicazione03/01/2015
India 2014
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