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La guerra russo-ucraina, la sicurezza dell’Europa e la difesa europea

18/11/2022

Il conflitto in corso dal 24 febbraio 2022 ha mostrato punti di forza e di debolezza delle due parti in guerra, e alla luce di tali fattori diversi scenari sono attualmente possibili compresa la liberazione dei territori ucraini occupati da Mosca. Il conflitto ha avuto anche una significativa dimensione spaziale, e ha portato all’interruzione di importanti cooperazioni nello spazio tra Russia e Occidente. La guerra comporta anche un duplice rischio atomico: quello di una escalation con l’uso russo di armi nucleari tattiche, e quello di un incidente presso la centrale di Zaporizhzhya. Il conflitto ha portato una serie di cambiamenti strutturali nel quadro strategico europeo, in primis l’ingresso di Finlandia e Svezia nella Nato che rafforzano l’Alleanza atlantica e ne spostano il baricentro a nord-est. Il Concetto strategico approvato a giugno dal vertice di Madrid sancisce una Nato concentrata in primo luogo sulla difesa collettiva dalla minaccia russa. Al tempo stesso, la Comunità politica europea ha mosso i primi passi con il vertice di Praga, cui hanno partecipato 44 Paesi europei tra cui 27 membri dell’Ue. All’interno dell’Unione le iniziative per la cooperazione e l’integrazione nella difesa potrebbero essere invece svantaggiate da un aumento repentino e scoordinato degli investimenti militari nazionali a beneficio di fornitori extra-Ue.

Versione rivista di articoli già pubblicati in AffarInternazionali.