La politica ambientale della Cina
Negli ultimi anni la Cina è diventato il maggior paese inquinatore del mondo, superando gli Stati Uniti. I danni provocati dall’inquinamento e dal degrado ambientale stanno causando squilibri interni e rischiano di minacciare la stabilità sociale. Per far fronte a questi problemi, il governo cinese ha modificato la sua politica in materia di protezione ambientale. Sono state adottate misure volte al risparmio energetico e al sostegno della produzione di energie rinnovabili. Si è assistito di recente anche a un ammorbidimento dell’atteggiamento di chiusura assunto all’epoca dei negoziati sul Protocollo di Kyoto nel 1997. Tuttavia, l'aggravarsi della crisi economica ha spinto Pechino ad un passo indietro: nel maxi piano di spesa pubblica varato dal governo per sostenere la crescita i fondi per l’ambiente e le energie alternative sono di entità trascurabile. In questa situazione si profila il rischio concreto che Pechino riveda le recenti aperture in materia di cooperazione internazionale relative ai negoziati sul dopo-Kyoto.
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Dati bibliografici
Roma, Senato e Camera, 10 febbraio 2009, 4 p. -
Numero
Note di analisi 10
1. La Cina, primo paese al mondo per emissioni di gas a effetto serra
2. Uno sviluppo impetuoso
3. Verso una catastrofe ambientale?
4. La posizione cinese sul protocollo di Kyoto
5. Recenti misure per il contenimento delle emissioni
6. Le conseguenze della crisi economica mondiale
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