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L'Europa all'occasione del Vertice

15/09/1972

È ormai una sorta di consuetudine, recente ma già consolidata dalle necessità storiche, che nei momenti cruciali della vita delle Comunità europee i capi di stato e di governo dei paesi membri si riuniscano nei cosiddetti «incontri al vertice». Perché i Vertici hanno assunto questa importanza per il processo di integrazione economica e politica? Che cosa rappresentano per il futuro dell'Europa? Che rischi comportano? Da questa problematica parte il libro che qui presentiamo, dedicato al Vertice europeo voluto e promosso dal Presidente francese Pompidou. Nel volume si affrontano tutti i problemi oggi sul tappeto dell'Europa comunitaria: l’Unione economica e monetaria, i rapporti con gli Stati Uniti, l'Europa orientale, la Cina, il Giappone ed il Terzo mondo, i problemi della difesa e della politica estera, i progressi da operare nel campo istituzionale per rendere più efficaci e democratiche le attuali strutture della Cee ed infine la posizione che l'ltalia dovrebbe sostenere su tutti questi argomenti. Da un fatto contingente, quello appunto del Vertice europeo e degli argomenti che esso è chiamato ad affrontare, si è colta l'occasione per fare una panoramica su tutti i grandi ed urgenti problemi europei oggi di attualità. È questa un'occasione per ridiscutere un processo di unificazione tanto controverso, per ridestare l'interesse intorno ai punti essenziali di esso e per esaminare con animo sereno il contributo che l'ltalia dovrebbe dare in futuro, se la sua vocazione europea continuerà a sorreggerla. Questo studio dell'lstituto affari internazionali è il frutto di un lavoro di equipe di ricercatori e di studiosi sui problemi dell'integrazione europea. La sua verifica e stata fatta attraverso una nutrita serie di riunioni con rappresentanti delle maggiori componenti politiche, economiche, sociali e culturali italiane che hanno a cuore il futuro dell'Europa e la partecipazione italiana ad essa.

Conclusioni pubblicate anche in inglese come "The European Summit and the Italian Position" in The International Spectator, Vol. 7, No. 3-4 (July-December 1972), p. 101-110.