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The Mediterranean Reset: Geopolitics in a New Age

24/09/2017

Nel ventunesimo secolo la geopolitica della regione mediterranea è cambiata rapidamente, in parte a causa di dinamiche statuali locali e in parte come risultato di cambiamenti a livello internazionale e a un livello regionale più ampio. Al contrario degli inizi degli anni ‘90, l’Unione europea non è più il prevalente o principale attore nel Mediterraneo e deve ora bilanciare le proprie politiche e i propri interessi con l’influenza notevole di un certo numero di superpotenze e di potenze regionali, tra cui le più importanti sono Stati Uniti, Russia, Cina, Arabia Saudita, Qatar, Iran, Turchia e Israele. Per continuare ad essere un attore influente l’Ue deve capire come queste otto potenze percepiscono il Mediterraneo, come interagiscono con e all’interno di esso e come si comportano nel perseguire i loro interessi. Questo volume è il primo che intende far luce su tali questioni, ossia su come queste potenze stanno costruendo – o perlomeno stanno tentato di costruire – diverse immagini geopolitiche di ciò che l’Ue ha definito la regione del Mediterraneo e di come ciò abbia avuto un’influenza sul loro ruolo. I contributori in questo volume si basano su un’unica struttura di analisi per esaminare in modo completo e sistematico tali questioni, fornendo una nuova analisi della politica estera e delle considerazioni geopolitiche di questi attori, nonché analizzando con quali attori del Mediterraneo interagiscano maggiormente e le modalità e le aree politiche in cui si sono concentrati. In tal modo il volume illustra quali siano le aree di divergenza, concorrenza e conflitto tra questi attori, nonché le basi per una possibile cooperazione – con mutuo profitto – dell’Ue con uno o più di questi stati.

Volume prodotto dal gruppo di lavoro 2 (WP2) del progetto MEDRESET.

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