One Belt One Voice: i media cinesi in Italia
I media cinesi rappresentano la voce del Partito comunista cinese in patria e all’estero. Non sorprende perciò che nel corso degli ultimi anni il crescente numero di collaborazioni tra media cinesi e media esteri abbia attirato l’interesse di diversi osservatori internazionali. Ad oggi, in Italia, poca attenzione è stata data alla natura e alle possibili implicazioni degli accordi siglati nel marzo del 2019 dalla Rai e dall’Ansa con le loro controparti cinesi. I due accordi, firmati a margine della visita di stato del Presidente cinese Xi Jinping, offrono lo spunto per analizzare il quadro più ampio di un panorama mediatico italiano sempre più interconnesso con quello cinese. Nonostante l’obiettivo dichiarato da parte di Pechino sia quello di favorire una percezione più favorevole della Cina all’estero, l’impatto che tale sforzo ha finora avuto sull’opinione pubblica italiana è piuttosto limitato.
Studio preparato nell'ambito del progetto IAI “When Italy embraces the BRI”. Traduzione dall’inglese di Giuseppe Barile.
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Dati bibliografici
Roma, IAI, ottobre 2021, 26 p. -
In:
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Numero
21|43it -
ISBN/ISSN/DOI:
978-88-9368-223-7 (en); 978-88-9368-230-5 (it)
Introduzione
1. “Raccontare bene la storia della Cina”: la strategia di Pechino per controllare le narrazioni della Cina all’estero
1.1 Il nuovo approccio di Pechino alla comunicazione esterna
1.2 L’internazionalizzazione dei media cinesi
2. Relazioni mediatiche tra Cina e Italia
2.1 L’impronta dei media cinesi nell’ambiente mediatico italiano
3. Il Memorandum d’intesa del 2019: un’analisi degli accordi di Rai e Ansa
3.1 Rai
3.2 Ansa
Conclusioni: valutare la penetrazione della Cina nei media italiani
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Ricerca10/09/2020
When Italy Embraces the BRI
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