Osservatorio sulla Difesa europea, febbraio 2016
Primo piano: 10 febbraio
Cooperazione Nato-Ue nella difesa cibernetica
La Nato e l’Unione europea condividono l’esigenza di proteggere i loro sistemi informatici dalla crescente minaccia di attacchi cibernetici. Per questo motivo le due organizzazioni hanno siglato un accordo finalizzato a rafforzare la collaborazione fra il Computer Incident Response Capability (Ncirc) della Nato e il Computer Emergency Response Team (Cert-Eu) dell’Ue. L’accordo prevede uno scambio di informazioni fra i due organismi e la condivisione di buone pratiche. L’accordo rappresenta comunque un segnale di continuità, poiché già da alcuni anni il personale dell’Ue partecipa all’esercitazione “Cyber Coalition” organizzata dalla Nato.
4 febbraio
Ue: più di 3 miliardi di euro per i rifugiati siriani
Alla conferenza di Londra l’Ue si è impegnata a stanziare più di 3 miliardi di euro a sostegno della popolazione siriana, nonché a favore degli stati impegnati nell’accoglienza dei rifugiati. Questi fondi si sommano ai 5 miliardi già offerti da aprile 2015, quando alla precedente conferenza dei donatori in Kuwait l’Ue ha stanziato 1,1 miliardi di euro. A Londra l’Ue ha sottolineato di voler continuare a supportare l’azione dalle Nazioni Unite e ha ribadito l’impegno a sostegno a quei paesi – come la Giordania e il Libano – che ospitano un maggior numero di rifugiati siriani in rapporto alla propria popolazione.
10 febbraio
La Nato rafforza la propria difesa
I ministri della difesa della Nato si sono accordati sulla presenza di una “forza avanzata” sul fronte orientale. Questa forza ruoterà e verrà resa operativa con un programma di esercitazioni. Sarà supportata dalle necessarie strutture logistiche e infrastrutture per favorire il pre-posizionamento delle truppe. La composizione e la dimensione di questa presenza Nato verranno concordate in primavera. Riguardo al continuo adattarsi della Nato alle mutate condizioni di sicurezza, il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha sottolineato l’importanza di un rafforzamento della difesa cibernetica e di una risposta concreta alla minaccia della guerra ibrida. Stoltenberg ha inoltre aggiunto che al prossimo vertice, previsto a Varsavia nel mese di luglio, saranno prese nuove decisioni in merito alla presenza della Nato sul fronte orientale.
15 febbraio
Montenegro: avviate le procedure di adesione alla Nato
Il Montenegro ha compiuto un passo importante nel suo percorso di adesione alla Nato: si sono tenute a Bruxelles due giornate dei cosiddetti “colloqui di accesso” dedicate ai particolari della futura adesione, incluse questioni politiche, militari e legali. Per il Montenegro il passo successivo sarà la firma del protocollo di accesso, che permetterà allo stato balcanico di presenziare ai vertici Nato in qualità di invitato. Dopo la ratifica del protocollo da parte dei parlamenti degli stati Nato, il Montenegro diverrà ufficialmente il 29esimo membro dell’Alleanza.
15 febbraio
Zimbawe: l’Ue proroga di un anno le sanzioni
Il Consiglio dell’Unione europea ha prorogato le misure restrittive contro lo Zimbabwe per un altro anno. Le sanzioni vengono applicate al presidente Robert Mugabe, a sua moglie e all’azienda statale Zimbabwe Defence Industries (Zdi). Continuerà ad applicarsi l’embargo sulle armi. Le misure sono state introdotte nel febbraio 2002, quando il Consiglio cominciò ad esprimere preoccupazione per le violazioni dei diritti umani attuate dal governo del paese africano.
15 febbraio
Missione Eubam Libia estesa e ampliata
Il Consiglio dell’Unione europea ha prolungato di altri sei mesi, fino al 21 agosto 2016, la durata della missione Eubam (EU Border Assistance Mission) in Libia. Il Consiglio ha inoltre apportato dei cambiamenti sostanziali alla missione, inserendo nella sua struttura una componente civile che lavorerà a stretto contatto con la missione Unsmil (UN Support Mission in Lybia) delle Nazioni Unite, con le autorità libiche e con altri attori rilevanti nel campo della sicurezza. La missione Eubam, attiva dal maggio 2013, conta ad oggi un personale di 16 effettivi e ha a disposizione un budget di 4.475 milioni di euro.
25 febbraio
Aggiornate le sanzioni Ue contro la Bielorussia
Il Consiglio ha deciso di revocare le misure restrittive previste contro 170 persone e tre società bielorusse. Allo stesso tempo, ha prorogato le misure già in vigore contro quattro individui collegati alla scomparsa di due rappresentanti dell’opposizione ucraina, un uomo d’affari e un giornalista. Nell’ottobre del 2015 il Consiglio aveva sospeso fino al 29 febbraio 2016 le sanzioni (congelamento dei beni e divieto di espatrio) per i 170 individui e le tre società in questione. Questa decisione era stata presa in seguito al rilascio di tutti i prigionieri politici bielorussi avvenuto ad agosto 2015, che ha portato a un netto miglioramento delle relazioni Ue-Bielorussia, favorito in seguito anche dal regolare svolgimento delle elezioni presidenziali l’11 ottobre 2015. Prosegue l’embargo sulle armi.
27 febbraio
Pattugliamenti Nato nell’Egeo
Lo Standing Nato Maritime Group 2 (Snmg2) pattuglia la parte del mar Egeo al confine tra Turchia e Grecia per contrastare il traffico di esseri umani e l’immigrazione illegale, come previsto dal mandato del Consiglio Atlantico. Le unità svolgono attività di riconoscimento, monitoraggio, sorveglianza e addestramento. Il loro dispiegamento è stato deciso l’11 febbraio dai ministri della Difesa dei paesi Nato, in risposta a una richiesta presentata da Germania, Grecia e Turchia.
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Dati bibliografici
Roma, Istituto affari internazionali, 2016, 2 p. -
Numero
16/2