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Osservatorio sulla Difesa Europea, maggio 2006

15/05/2006

15 Maggio 2006
Consiglio Affari Generali e Relazioni Esterne Ue - Missioni Pesd, Iraq, Darfur

I ministri degli Esteri hanno discusso l’evoluzione delle missioni Pesd in Iraq e Darfur. 
Il Consiglio ha dichiarato la disponibilità dell’Ue ad estendere la missione integrata sullo stato di diritto (Eujust Lex) in corso in Irak fino a Luglio 2006, qualora le autorità irachene lo richiedano. La Commissione intende discutere col nuovo governo insediatosi il 20 Maggio la realizzazione di azioni precedentemente annunciate: un pacchetto di assistenza di 200 milioni di euro per il 2006, la conclusione di accordi di cooperazione e commercio e l’apertura di una delegazione Ue a Baghdad. 
In seguito alla firma, il 5 Maggio ad Abuja, degli accordi di pace tra il governo sudanese e i principali movimenti ribelli, l’Ue ha confermato la volontà di continuare il sostegno alla missione dell’Unione Africana (Ua) Amis II fino al 30 Settembre 2006 e di contribuire alla pianificazione della transizione (entro 30 Settembre 2006) di Amis II ad una missione Onu. 
Al fine di favorire l’attuazione degli accordi la Commissione ha annunciato uno stanziamento di 100 milioni di euro in aiuti umanitari, che si aggiungono ai circa 400 milioni già spesi dall’inizio della crisi.

15 Maggio 2006
Consiglio Affari Generali Relazioni Esterne, Ministri Difesa Ue - Capacità, Coordinamento civile-militare, Protezione Civile

I ministri della difesa Ue hanno partecipato al Consiglio Affari Generali e Relazioni Esterne (CagRe), discutendo le questioni relative alla Pesd. 
Il Consiglio ha preso nota delle conclusioni della conferenza di inizio Maggio di coordinamento dei Battlegroups: il calendario di avvicendamento è stato approvato fino al 2012 ed è stata confermata per l’Ue la capacità avviare simultaneamente due operazioni di intervento rapido della taglia dei Battlegroups dal Gennaio 2007. 
E’ stato analizzato il rapporto semestrale sui progressi delle capacità militari e in particolare la Capability Improvement Chart I/2006, un documento dettagliato che registra i progressi e le lacune, in ottemperanza al meccanismo di sviluppo delle capacità dell’Ue nella realizzazione dell’Headline Goal 2010, caratterizzato da un approccio qualitativo alle capacità. 
Passi in avanti si sono registrati per il trasporto aereo strategico, in particolare dovuti all’operatività del programma Salis (Strategic Airlift Interim Solution), soluzione temporanea cui partecipano 14 Stati membri Ue, più Canada e Norvegia. 
L’Alto Rappresentante Pesc Solana ha presentato una proposta sulla risposta Ue in caso di crisi ed emergenze anche legate a catastrofi naturali. Le linee di intervento, supportate dal Consiglio, si incentrano su coordinamento, rapidità e proiettabilità. In particolare si suggerisce di creare un meccanismo a livello Ue per la sistematica identificazione di capacità di trasporto anche militari rese disponibili dagli Stati membri e il loro coordinamento.
Il Consiglio ha preso nota di un “Framework Paper” del Comitato Politico e di Sicurezza dell’Ue (Cops) per un efficace coordinamento civile-militare degli assetti a disposizione dell’Unione in operazioni di gestione delle crisi. Sono state analizzate diverse proposte per il coordinamento delle forze di protezione civile, fra cui la creazione di una forza europea denominata “Europe Aid” con centro operativo a Bruxelles gestito dalla Commissione, l’affidamento della Protezione Civile e della DG Aiuti Umanitari (Echo) della Commissione ad un unico Commissario, e la creazione di un “Consiglio di Sicurezza Civile” che comprenda il Presidente del Consiglio Ue, il Presidente della Commissione, l’Alto Rappresentante ed il Direttore Generale dello Stato Maggiore Ue con compiti di monitoraggio e allerta. 
Tale esigenza di coordinamento si è manifestata anche in seguito al violento terremoto che il 27 Maggio ha colpito l’isola indonesiana di Java, in seguito al quale sono state coinvolte la Presidenza dell’Ue, Echo, il Monitoring and Information Centre (Mic) della Commissione per la Protezione Civile, il Centro di situazione congiunto Ue (SitCen) e la cellula civile-militare presso lo Stato Maggiore Ue.

15 Maggio 2006
Agenzia Europea Difesa - Ricerca, Mercato Europeo della Difesa

A margine del Consiglio Affari Generali e Relazioni Esterne si è riunito il Comitato Direttivo dell’Agenzia Europea per la Difesa (Aed), che ha discusso le modalità di finanziamento e gestione dei progetti di ricerca svolti in collaborazione. 
Le regole previste, date le reticenze di alcuni Stati, abbandonano l’idea avanzata ad inizio anno dall’Alto Rappresentante Pesc Solana relativa alla creazione di un fondo comune e sono improntate ad una partecipazione su base volontaria. Il comitato di gestione di un progetto comprenderà solo gli Stati finanziatori con diritto di voto proporzionale alla partecipazione al programma. 
Il problema dei fondi è analizzato anche da un documento dell’Agenzia del 29 Maggio relativo ai bilanci della difesa degli Stati membri. Mentre a livello totale si registra un aumento rispetto al 2005, anche nel 2006 la percentuale dedicata alla Ricerca e Tecnologia (R&T) resta esigua (1,25% di 180 miliardi di euro) di cui solo il 12,3% è dedicato a progetti non nazionali. 
I Ministri hanno inoltre approvato un ultimo elemento per l’entrata in vigore del Codice di Condotta sugli appalti pubblici della difesa, approvato dall’Agenzia nel Novembre scorso: un Codice di buone pratiche nella catena d’approvvigionamento, volto ad aprire maggiormente il mercato ai subappaltatori.
Il 19 Maggio è scaduto il termine per l’adesione degli Stati membri al Codice di Condotta che entrerà in vigore il 1 Luglio 2006 senza la partecipazione, al momento, di Spagna, Ungheria e Danimarca. 
Il Codice, volontario e non giuridicamente vincolante, contribuisce ad aprire ad una forma di concorrenza il mercato europeo delle acquisizioni militari, normalmente esentato dalle regole del mercato comune per l’eccezione prevista dall’art.296 del Trattato che istituisce la Comunità europea (TCE). Esso coprirà quella parte di contratti che, per il loro valore strategico, ricadono nell’eccezione dell’art.296 TCE e che sono dunque sottratti alle regole del mercato comune, in pratica stabilendo una informativa sistematica ai partner sul lancio delle gare d’appalto nazionali.

Maggio 2006
Ue, Usa - Non proliferazione, Iran

L’incontro dell’8 Maggio tra i Ministri degli Affari Esteri dei 5 membri permanenti del Consiglio di Sicurezza Onu, con la partecipazione della Germania, si è concluso senza il raggiungimento di una posizione comune sulla questione iraniana, a causa dell’opposizione di Russia e Cina ad una risoluzione con eventuale riferimento al Capitolo VII della Carta delle Nazioni Unite, che renderebbe possibile sanzioni. 
L’Ue-3 (Francia, Germania, Regno Unito e Alto Rappresentante Pesc Solana) è stato pertanto incaricato di elaborare un pacchetto di incentivi e sanzioni finalizzato al congelamento delle attività iraniane di arricchimento di uranio. 
Il 31 Maggio gli Usa hanno dichiarato la propria disponibilità a trattare direttamente con l’Iran a fianco dell’Ue-3, non appena Teheran sospenda completamente ed in modo verificabile le attività in questione.