Print version

Osservatorio sulla Difesa europea, ottobre 2008

15/10/2008

Ottobre 2008
Missioni PESD - Ciad, Kosovo, Operazione navale militare UE in Somalia

Il Consiglio ha approvato la partecipazione di Mosca all'operazione militare UE EUFOR-Tchad/RCA nel Ciad orientale e nel nordest della Repubblica Centrafricana. Il supporto si articolerà in un contingente di circa 200 militari che resteranno sotto comando russo (ufficiali di collegamento saranno presenti ai vari livelli di comando della UE EUFOR-Tchad/RCA) e in mezzi di trasporto per le operazioni UE e ONU MINURCAT, così favorendo il completo dispiegamento di questa ultima in vista della fine di EUFOR-Tchad/RCA (15 Marzo 2009).
I ministri hanno adottato la decisone per la partecipazione degli Stati Uniti alla missione UE sullo Stato di diritto in Kosovo (EULEX KOSOVO). L'accordo permetterà l'invio dei circa 80 ufficiali di polizia e 8 tra giudici e procuratori a partire da Novembre. Come dichiarato dall'Alto Rappresentante PESC Solana si tratta di un caso distintivo della partecipazione statunitense in una missione civile PESD.
Il 14 Ottobre il COPS ha nominato la base di Northwood come Headquarters operativo ed il Generale britannico Jones come comandante dell'operazione navale militare UE per il contrasto della pirateria al largo delle coste della Somalia, il cui lancio è previsto per Dicembre 2008. Diversi Stati (Belgio, Cipro, Francia, Germania, Lituania, Olanda, Regno Unito, Spagna, Svezia, e Russia, che ha espresso una disponibilità in tal senso) parteciperebbero ai diversi livelli della missione che si coordinerebbe con altre presenze internazionali operanti nella zona: mezzi degli Stati Uniti, Combined Task Force 150 (CTF-150) e mezzi della NATO (Standing NATO Maritime Group 2, SNMG2). Il dispiegamento dell'operazione sarà possibile grazie ad un'Unità di coordinamento (EU NAVCO) attivata a Bruxelles presso lo Stato maggiore UE lo scorso Settembre di cui il COPS manterrà la direzione strategica e il controllo politico ed il CMUE la direzione delle attività militari.

Ottobre 2008
Capacità UE - Riunione informale dei Ministri della Difesa, Agenzia Europea per la Difesa, Mercato Europeo della Difesa

Il 1 e 2 Ottobre i ministri della difesa UE hanno tenuto un incontro informale in cui il rafforzamento delle capacità militari europee (flessibilità ed interoperabilità) è stato tra i molti temi quello più dibattuto. Sono stati illustrati progetti di capacità in via di sviluppo soprattutto relativi al trasporto e all'addestramento, tra cui l'ammodernamento di elicotteri e addestramento comune sulla base di una iniziativa franco-britannica che coinvolge anche l'Agenzia Europea per la Difesa (European Defence Agency, EDA) e la creazione di una flotta europea di aerei da trasporto strategico A400M basata su acquisto / pooling e addestramento comuni. E' stata ribadita l'importanza di sviluppare le capacità in conformità delle aeree prioritarie individuate dal Capability Development Plan dell'EDA (Luglio 2008) con progetti che mirino ad una razionalizzazione della produzione.
Inoltre il 15 Ottobre l'EDA, riunita a livello dei Direttori Nazionali degli Armamenti, ha approvato una strategia sulla cooperazione nel settore degli armamenti a sostegno della PESD. La strategia fornisce un quadro di azioni dettagliate per ognuno dei suoi tre scopi principali:
- facilitare la cooperazione tramite la cura delle prime fasi di un programma ("Guide to the Conduct of a Programme Preparation Phase") e promuovere programmi cooperativi che affrontino i bisogni relativi alle capacità;
- assicurare che gli investimenti nella base tecnologica e industriale per la difesa europea (European Defence Technological and Industrial Base, EDTIB) siano orientati alle capacità e supportino i futuri programmi cooperativi in un quadro di trasparenza e comprensione reciproca tra governi e industrie;
- fare tesoro del lavoro già svolto dall'EDA per implementare l'efficacia ed efficienza della cooperazione negli armamenti.
I ministri hanno affrontato la questione dell'addestramento in un'ottica comune esplorando, su iniziativa della Presidenza francese, la possibilità di progetti di formazione congiunta del tipo Erasmus relativamente alla fase di formazione di base e con un potenziale ruolo del Collegio Europeo per la Sicurezza e la Difesa.
Un altro argomento lungamente discusso è stato quello relativo alle missioni UE. Da rilevare che sulla missione militare in Bosnia ed Erzegovina EUFOR-Althea i ministri hanno raggiunto un accordo di principio per permetterne la trasformazione in senso civile, o di formazione e addestramento militare. Le modalità del ridispiegamento, da iniziare entro fine anno, coinvolgeranno anche la NATO a causa dell'attivazione degli accordi Berlin Plus che inquadrano la missione.
In conclusione le criticità che la riunione informale ha rilevato riguardano principalmente:
- rafforzamento delle capacità UE di pianificazione e condotta delle operazioni; a tale proposito la Presidenza francese ha inviato un documento di lavoro ai Ministri degli esteri e della difesa degli Stati membri volto a migliorare tali capacità. Questo - in assenza di un accordo per il rafforzamento del Centro Operazioni della cellula di pianificazione civ/mil presso lo Stato Maggiore UE, creato nel Gennaio 2007 e non ancora utilizzato - si basa soprattutto sulla riorganizzazione interna del Segretariato del Consiglio e sulla messa in comune di capacità di pianificazione militari e civili;
- finanziamento ed effettivo utilizzo dei battlegroups: è stato chiesto al Presidente del Comitato Militare UE Bentegeat di formulare proposte in tal senso;
- EDTIB: si è sottolineata la necessità di sviluppare una politica industriale europea che preveda specializzazione e divisione delle competenze e, per l'integrazione del mercato europeo della difesa, auspicato l'adozione entro fine anno delle due proposte di direttive del "Pacchetto Difesa" (nel Dicembre 2007 la Commissione ha adottato un insieme di proposte di misure noto come "Pacchetto Difesa", volto ad incrementare la competitività del settore industriale della difesa limitando i casi di applicabilità dell'art.296 del Trattato CE - che permette l'esenzione dalle regole del mercato comune, per interessi essenziali alla sicurezza nazionale - fornendo un regime alternativo che tenga conto delle specificità del comparto. L'iniziativa comprende due proposte di Direttiva - sugli appalti pubblici della difesa (beni e servizi), e sulla semplificazione dei trasferimenti intra-comunitari di attrezzature e materiali militari).
Il 7 Ottobre le due proposte di Direttiva hanno superato un altro passo dell'iter per la loro approvazione con l'adozione, da parte della Commissione mercato interno del Parlamento Europeo, delle relazioni sugli emendamenti.
Sempre sul lato del mercato europeo della difesa il 24 Ottobre l'EDA ha approvato un Codice di Condotta sugli Offsets (entrata in vigore: 1 Luglio 2009). Il Codice, volontario, prevede misure volte ad incrementare la trasparenza del ricorso agli Offsets e a ridurne l'applicazione.

Ottobre 2008
UE - Georgia, Sicurezza energetica UE

L'8 Ottobre l'Alto Rappresentante Solana ha espresso soddisfazione per l'attuazione, in anticipo rispetto al termine fissato del 10 Ottobre, del ritiro delle forze militari russe dalle zone adiacenti all'Ossezia del Sud e all'Abkhazia, ovvero sulle linee precedenti allo scoppio delle ostilità, come richiesto dall'accordo dell'8 Settembre. Tuttavia il Ministro degli esteri francese Kouchner, in seguito ad un incontro con il Presidente georgiano Saakashvili avvenuto il 10 Ottobre, ha espresso dubbi circa il completo ritiro di Mosca. Anche il Rappresentante Speciale UE per la crisi in Georgia, il francese Morel, ha eccepito che il ritiro è incompleto poiché truppe russe di mantenimento della pace sono ancora presenti nella valle del Kodori e nella valle di Akhalgori, considerate da Mosca rispettivamente parte del territorio di Abkhazia e Ossezia del Sud: le trattative diplomatiche per l'accesso di osservatori UE in questi territori non hanno impedito al capo della diplomazia abkhaza di dichiarare il 17 Ottobre che gli osservatori UE non hanno il permesso di entrare nella regione. Il 24 Ottobre, il diplomatico tedesco Haber, capo della European Union Monitoring Mission (EUMM), ha rilevato la parzialità del ritiro russo e riferito a Bruxelles sullo stato di dispiegamento della missione che procede rapidamente, con la presenza di circa 225 osservatori e con il ritorno di quasi tutti i 35.000 sfollati, e quindi con una prospettiva di concentrazione su compiti di stabilizzazione e normalizzazione della situazione.
Il Consiglio Affari Generali e Relazioni Esterne UE del 13 Ottobre ha discusso della situazione in Georgia analizzando lo stato di attuazione degli accordi del 12 Agosto e dell'8 Settembre conclusi con la mediazione UE e lo stato di dispiegamento della EUMM. Anche le conclusioni del Consiglio parlano del ritiro delle truppe russe dalle zone adiacenti alle due regioni separatiste come di un "ulteriore" passo fondamentale nell'attuazione degli accordi invitando le parti a proseguire l'attuazione dei rispettivi impegni anche relativamente al ruolo degli osservatori OSCE e UNOMIG (di quest'ultima, attiva dal 1993 per verificare il rispetto del cessate il fuoco tra Georgia e Abkhazia, è stato esteso il mandato fino al 15 Febbraio 2009).
Il 15 Ottobre a Ginevra, sotto gli auspici di UE, ONU e OSCE, si sono aperti i negoziati internazionali sulle modalità per la creazione di condizioni di sicurezza e stabilita in Abkhazia e in Ossezia del Sud. Le consultazioni mirano a riavvicinare le parti senza toccare la questione dello statuto delle due regioni separatiste che, contrariamente a quanto richiesto da Mosca, hanno ottenuto la presenza di rappresentanti solo per tavoli tecnici ed informali. Da parte sua Tbilisi ha richiesto che le minoranze georgiane delle due regioni siano anch'esse rappresentate. Tensioni tra le parti hanno portato a rimandare i negoziati alla successiva seduta del 18 Novembre (incontri sono previsti su base di due volte al mese in vista di un accordo finale per metà Febbraio 2009).
Il 22 Ottobre la Commissione Europea e la Banca Mondiale hanno convocato a Bruxelles la Conferenza dei donatori per la Georgia che ha coinvolto 67 tra donatori internazionali e istituzioni finanziarie al fine di assistere gli sfollati e far riprendere l'economia georgiana. La stima per i prossimi tre anni è di 2,38 miliardi di euro; l'impegno UE prevede 500 milioni di euro in aiuti per il periodo 2008-2010 di cui 100 da erogare entro fine anno e un accordo di facilitazione dei visti e una zona di libero scambio per attirare investimenti nel paese.
Accanto al tema prioritario della crisi finanziaria internazionale, anche il Consiglio Europeo del 15 e 16 Ottobre ha trattato la crisi georgiana oltre che la sicurezza energetica.
La valutazione del ritiro russo è letteralmente quella delle conclusioni del Consiglio del 13 Ottobre. I Capi di Stato (in particolare per le posizioni di Danimarca, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Regno Unito, Rep. Ceca e Svezia) non hanno inoltre trovato un accordo per il riavvio dei negoziati con Mosca sul nuovo accordo di partenariato iniziati nel Luglio 2008. A tal fine si aspetta una valutazione completa ed approfondita sulle relazioni UE/Russia che la Commissione sta redigendo in vista del vertice bilaterale che si terrà a Nizza il 14 Novembre.
Queste valutazioni si inseriscono in un quadro, anche per questo mese, ricco di tensioni.
Ad inizio Ottobre l'ambasciatore russo presso l'UE Chizov ha richiesto un embargo dell'UE verso la Georgia sostenendo che Stati membri avrebbero consegnato a Tbilisi armi pesanti in violazione del Codice di condotta UE sulla esportazioni di armi, mentre il 21 Ottobre Mosca ha annunciato la costruzione, nel 2009, di due nuove basi militari in Abkhazia e in Ossezia del Sud su richiesta delle autorità locali. Le basi, che potranno ospitare circa 3.500 militari ciascuna, saranno terminate nel giro di un anno e, secondo le parole del Capo di stato maggiore russo, difenderanno gli interessi di Mosca e delle due regioni.
Da parte georgiana il 23 Ottobre il Parlamento ha approvato una legge che sospende gli investimenti nelle due regioni separatiste e l'ingresso di stranieri senza accordo preventivo di Tbilisi, inclusi gli aiuti umanitari. Il provvedimento mira ad isolare le due regioni separatiste descritte come territori occupati.
Il Consiglio ha ribadito l'importanza della sicurezza energetica per l'UE e adottato linee guida per il lavoro della Commissione (svolto in cooperazione con il Consiglio) su proposte ed iniziative in materia, affidatole dal Consiglio Europeo Straordinario del 1 Settembre 2008. Le linee guida hanno tenuto conto delle riflessioni del Consiglio trasporti telecomunicazioni ed energia del 9 e 10 Ottobre che individuano sei pilastri della sicurezza energetica: efficienza energetica, diversità delle fonti energetiche, visibilità riguardo all'offerta e alla domanda di energia, strumenti di solidarietà, infrastrutture e aspetto esterno.

Ottobre 2008
NATO - Capacità, Georgia, Afghanistan

Il 1 Ottobre è stata ufficialmente confermata la firma del Memorandum of Understanding che permetterà l'organizzazione della NATO Strategic Airlift tra Bulgaria, Estonia, Finlandia, Lettonia, Lituania, Norvegia, Olanda, Polonia, Romania, Slovenia, Stati Uniti, Svezia e Ungheria. Il programma, aperto ad altre adesioni (a breve quelle di Italia e Rep. Ceca), prevede l'acquisto e manutenzione comune di 3 C-17 (il primo in consegna per la primavera e gli altri due per l'estate 2009) che stazioneranno nella base NATO di Papa (Ungheria). I tre velivoli opereranno come parte di una Heavy Airlift Wing appositamente creata e posta inizialmente sotto comando statunitense per interventi in missioni a livello nazionale ed internazionale (NATO, UE, ONU).
Dal 26 Settembre al 10 Ottobre si è svolta nel mediterraneo centrale l'esercitazione navale annuale NATO Noble Midas 2008 che ha coinvolto 15 paesi alleati (circa 3.800 militari, più di 30 navi, 4 sommergibili oltre aerei ed elicotteri) con lo scopo principale di addestrare le forze marittime che saranno assegnate alla NATO Response Force (NRF) nel 2009 per il suo dodicesimo avvicendamento (NRF12).
Durante la riunione dei ministri della difesa NATO del 9-10 Ottobre a Budapest si è tenuta la prima riunione della Commissione NATO-Georgia creata lo scorso Settembre allo scopo di approfondire le relazioni politiche, coordinare l'impegno degli Alleati nella ricostruzione della Georgia e supportare Tbilisi sul piano delle riforme economiche, politiche e di difesa in vista di un'adesione alla NATO. La prima riunione ha trattato il supporto alla ricostruzione e la cooperazione nella riforma dei settori di sicurezza e difesa, nonché la gestione dello spazio aereo. I ministri hanno inoltre ribadito il sostegno all'integrità territoriale della Georgia e alle sue aspirazioni euroatlantiche pur non prevedendo un'adesione nel breve e medio termine: il NATO Membership Action Plan (MAP) rifiutato in Aprile sarà rivisto in Dicembre mentre la sistemazione di tutte le dispute territoriali resta precondizione per ogni valutazione di adesione.
Afghanistan: i ministri hanno valutato i successi della missione NATO ISAF e ribadito l'impegno ad assicurare la sicurezza del processo elettorale per il prossimo anno. Il Segretario Generale della NATO de Hoop Scheffer ha deplorato la mancanza di sostegno elicotteristico da parte dei paesi alleati. Sul fronte del contingente il 16 Ottobre la Germania ha approvato l'invio di 1.000 soldati che porteranno a 4.500 il numero di tedeschi impegnati in Afghanistan pur mantenendo i caveats relativi ai combattimenti nel sud. Relativamente al mandato di ISAF, il 10 Ottobre la NATO ha dichiarato di voler estendere i propri compiti al contrasto del narcotraffico, in principio compito delle forze di polizia afgane, per lo stretto legame con le attività dei ribelli. Questa possibilità, aperta su espressa richiesta delle autorità locali, non implica un cambiamento nella pianificazione della missione poiché resta condizionata a decisioni su base nazionale in vista di una posizione formale prevista per Febbraio 2009.