Osservatorio sulla Difesa Europea, ottobre 2010
PRIMO PIANO - 29 ottobre 2010
FRONTEX SCHIERA IL PRIMO RABIT
L'agenzia europea per il controllo delle frontiere Frontex ha invitato un team di intervento rapido (Rapid Border Intervention Team, o RABIT) di 175 funzionari al confine terrestre tra Grecia e Turchia. I funzionari provengono da 24 diversi paesi europei od associati a Schengen. La decisione è stata assunta in seguito a richiesta del governo greco, in difficoltà nel gestire un flusso di immigrati irregolari insolitamente grande. E' la prima volta che un team europeo di intervento alle frontiere viene schierato sul terreno.
Il meccanismo per la creazione dei RABIT è stato approvato dal Consiglio europeo nel luglio 2007. I RABIT sono formati da esperti nazionali nel controllo dei confini (guardie di frontiera, ufficiali di polizia ed esperti di immigrazione), e possono essere schierati con un preavviso di pochi giorni. I funzionari inquadrati nei RABIT hanno il compito di coadiuvare le autorità locali nella gestione delle frontiere, e agiscono sotto il controllo diretto di un funzionario del paese ospite. L'invio di un RABIT, a discrezione del Direttore esecutivo di Frontex, avviene esclusivamente dietro richiesta di un paese membro dell'UE che si trovi ad affrontare una situazione eccezionale e che abbia già messo in campo risorse nazionali di emergenza. La permanenza sul campo di un team non dovrebbe superare i due mesi.
1 ottobre 2010
TERMINA LA MISSIONE UE IN GUINEA-BISSAU
La missione europea per il sostegno alla riforma del settore della sicurezza in Guinea Bissau (EU SSR Guinea-Bissau) ha concluso il suo mandato il 30 settembre 2010. La missione aveva lo scopo di fornire assistenza per l'applicazione della Strategia Nazionale per la riforma del settore della sicurezza, che mira alla riduzione e riorganizzazione delle forze armate e di sicurezza della Guinea. In tale ambito la missione europea, composta da uno staff di 8 unità tra civili e militari, ha contribuito alla stesura di leggi e documenti organizzativi relativi alle forze armate, alla polizia ed alla magistratura.
L'Unione Europea si era detta disponibile a valutare una nuova missione per continuare a contribuire allo sviluppo democratico delle forze della Guinea, ma eventi recenti lo hanno reso impossibile. Il paese è infatti preda di grave instabilità. Negli ultimi due anni si sono verificati due gravi ammutinamenti dell'esercito, durante uno dei quali sono stati tenuti in ostaggio il primo ministro e l'allora capo di stato maggiore (sostituito, nel luglio di quest'anno, dallo stesso ufficiale che capeggiò l'ammutinamento).
29 ottobre 2010
RIDUZIONE DEL CONTINGENTE NATO IN KOSOVO
Il segretario generale Anders Fogh-Rasmussen ha annunciato che la Nato ridurrà il suo contingente in Kosovo di 5000 unità entro l'inizio del 2011. La Kosovo Security Force (KFOR) passerà quindi da 15 mila a 10 mila unità. Nel giro di pochi mesi, KFOR dovrebbe ridursi ulteriormente fino a contare 5 mila uomini.
La decisione è stata motivata da Rasmussen con il continuo miglioramento delle condizioni di sicurezza locali, nonostante il Kosovo continui ad attraversare una fase di pesante instabilità istituzionale. La riduzione coincide con l'assunzione, da parte di KFOR, di un ruolo più defilato nella garanzia della sicurezza in Kosovo.
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Dati bibliografici
Roma, Istituto affari internazionali, 2010, 1p. -
Numero
10/10