The Potential and Limits of the European Union as a Mediator in the Dialogue Between Serbia and Kosovo*
La disputa tra Serbia e Kosovo sullo status di quest’ultimo potrebbe in futuro destabilizzare altri Stati europei, compresi degli Stati membri dell’Ue, che hanno questioni etniche, di minoranze nazionali o religiose irrisolte. L’Unione europea dal 2011 funge da facilitatore del dialogo tra Serbia e Kosovo. Entrambi questi paesi hanno una prospettiva europea. La Serbia è un paese candidato mentre il Kosovo è ancora un potenziale candidato per l’adesione all’Ue. L’Ue si è avvalsa di strumenti politici, giuridici e finanziari per definire le sue relazioni con le parti e si è basata sul principio di condizionalità, collegando i progressi nel processo di associazione e di adesione con i progressi nel dialogo sulla normalizzazione delle relazioni tra le due parti. Tuttavia, questa strategia ha mostrato alcuni limiti. Il contributo dell’Ue come facilitatore del dialogo è stato influenzato dalle divisioni interne tra gli Stati membri dell’Ue sul riconoscimento dell’indipendenza del Kosovo e da differenze tra le istituzioni Ue sullo status di questo paese.
Studio preparato nell’ambito del network EUDIPLO, marzo 2022.
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Dati bibliografici
Roma, IAI, marzo 2022, 23 p. -
In:
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Numero
22|03 -
ISBN/ISSN/DOI:
978-88-9368-240-4
Introduction
1. International mandate
2. Political instruments: The EU Negotiation Framework with Serbia
3. Legal instruments: The EU stabilisation and association agreements with Serbia and Kosovo
4. Financial instruments
5. Early diplomatic successes
6. Lack of implementation of the agreements
7. Structural weaknesses of the EU as a diplomatic actor
8. Options for a final agreement
Conclusion
References