Per ripartire. Alcune considerazioni sul modello di sviluppo e la prospettiva dell'industria della Difesa
Per dare un senso all’≠iorestoacasa, evitando che Covid-19 possa nuovamente pregiudicare con la salute anche le condizioni di vita della comunità umana vanno enucleate le debolezze del modello di sviluppo in uso. In Italia, i tagli dovuti al rispetto delle regole dell’Unione monetaria hanno depotenziato dicasteri dedicati al presidio di diritti-doveri (salute, istruzione cultura e ricerca, difesa) essenziali a una comunità (nazionale) libera e umanamente evoluta e per questo garantiti dalla Carta Costituzionale. Si affronti senza pregiudizi il tema degli investimenti in mezzi di difesa e quello delle industrie del comparto. Non si faccia riferimento indifferentemente ad esse come “mercanti di morte”. Omettere qualsiasi riferimento ai rigorosi apparati normativi che regolano la progettazione, produzione e vendita delle armi significa non dare alcun peso alle specificità del settore e ignorare che, in diretta attuazione dei precetti costituzionali, il suo scopo primo è un servizio al Paese. Le caratteristiche intrinseche alle imprese operanti nell’aerospazio e nella difesa, ne fanno un volano strategico cui destinare risorse pubbliche per una qualificata ripresa del Paese.
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Dati bibliografici
Roma, IAI, maggio 2020, 12 p. -
In:
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Numero
20|11 -
ISBN/ISSN/DOI:
978-88-9368-132-2
1. Contesto
2. Riflessioni sull’attuale modello di sviluppo economico
3. Lo specifico del settore Difesa
Riferimenti