The Sporting Sanctions against Russia: Debunking the Myth of Sport's Neutrality
In risposta all’aggressione della Russia all’Ucraina il Comitato olimpico internazionale e le federazioni sportive internazionali hanno adottato una serie di misure eccezionali: tra queste, l’esclusione degli atleti russi e bielorussi dalla maggior parte delle competizioni sportive internazionali e il divieto di organizzare eventi sul territorio russo. Queste misure sono state ufficialmente presentate non come sanzioni bensì come un modo per difendere la neutralità del settore sportivo. In realtà sono state il risultato delle pressioni di governi occidentali, opinione pubblica, organizzazioni sportive e atleti, e hanno messo in evidenza il costitutivo intrecciarsi, sia a livello organizzativo che simbolico, tra sport internazionale e politica internazionale. Costituendo un precedente importante, le sanzioni contro la Russia potrebbero avere in futuro implicazioni significative per la governance dello sport internazionale, portando potenzialmente a una maggiore attenzione a considerazioni umanitarie e relative ai diritti umani, ma anche a una maggiore frammentazione.
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Dati bibliografici
Roma, IAI, maggio 2022, 29 p. -
In:
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Numero
22|09 -
ISBN/ISSN/DOI:
978-88-9368-247-3
Introduction
1. Putin’s Russia and the symbolic and political significance of international sport
2. The response of international sports organisations to the Ukraine War
3. Sanctions against Russian athletes and politics on the sporting fields
4. Conclusion and implications
References