Transatlantic Collective Identity in a Nutshell. Debating Security Policy at the Munich Security Conference (2002-2014)
I costruttivisti sociali hanno sempre considerato la Nato come l'istituzionalizzazione della comunità di sicurezza transatlantica, basata sull'identità collettiva di una comunità di democrazie liberali. Purtroppo la maggior parte dei ricercatori ha solo ipotizzato questa identità collettiva, senza però studiarne in dettaglio contenuti e contraddizioni. Un'analisi dei discorsi pronunciati dopo l'11 settembre in occasione dell'annuale Conferenza di Monaco sulla sicurezza, detta anche la "riunione di famiglia transatlantica", rivela come i rappresentanti degli stati membri della Nato si facciano spesso portavoce di interpretazioni molto diverse di questa loro identità collettiva. Nonostante il notevole accordo esistente tra i relatori, i dibattiti riflettono una "base identitaria" eterogenea, plasmata da divergenti concezioni delle norme costitutive, differenti interpretazioni della finalità della Nato, varie interpretazioni dei suoi rapporti con altri attori, e differenti modelli cognitivi in materia di diplomazia e uso della forza.
Documento prodotto nell'ambito del progetto IAI Transworld.
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Dati bibliografici
Roma, Istituto affari internazionali, ottobre 2014, 29 p. -
Numero
45
Introduction
1. The Munich Security Conference as a Meeting of the "Transatlantic Family"
2. The MSC Agenda and the Changing Notion of "Security"
3. The Transatlantic Partners and NATO's Geographical Focus: Going Global, Coming Home?
4. The Transatlantic Partners and Relationships With Other Actors: Partners, Challengers, Enemies?
4.1. The Transatlantic Partners and Liberal Democracies Outside the Euro-Atlantic Area: Friends or Family?
4.2. The Transatlantic Partners and Their Relationship With Russia: Partner, Threat or Spoiler?
4.3. The Transatlantic Partners and the "Rising Powers": The Example of China
4.4. The Transatlantic Partners and "Outlaws": The Example of Iran
Conclusion
References