Transitional Justice in Iraq: The Challenges of National Healing and Recovery
In Iraq la giustizia transizionale si riduce a un elenco di opportunità sprecate e istituzioni compromesse. Per ben cinquant’anni la società irachena ha dovuto sopportare violazioni dei diritti umani su vasta scala, perpetrate da attori statali e non statali. Il periodo successivo al 2003 ha offerto un’opportunità per sanare le ferite e promuovere la ripresa nazionale adottando politiche di responsabilità giudiziaria trasparente, con riparazioni eque, il racconto e la documentazione della verità e una riconciliazione nazionale volta a ricucire un tessuto sociale lacerato. Nell’immediato dopoguerra del 2003 a prevalere è stata però la “giustizia del vincitore”, che ha distorto i principi della giustizia transizionale e ne ha minato i meccanismi con il dilagare di settarismo, clientelismo e corruzione, dando luogo a nuovi abusi, sempre maggiori conflitti e sempre più profonde spaccature sociali. A vent’anni dall’inizio del nuovo assetto politico, i politici iracheni dovrebbero riconsiderare le loro politiche e riformare i loro meccanismi per arrivare a realizzare la coesione sociale, altrimenti il rischio è quello di un aumento della frammentazione sociale e dei conflitti.
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Dati bibliografici
Roma, IAI, agosto 2023, 15 p. -
In:
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Numero
23|21 -
ISBN/ISSN/DOI:
978-88-9368-305-0
Introduction
1. A dual perspective
2. De-Ba’athification and insurgency, 2003–2006
3. The sectarian conflict of 2006–2008
4. Post-ISIS transitional justice, 2017–2022
5. Conclusion: How the international community can help
References