The Two Souls of the Egyptian Revolution and Its Decline. A Socio-Political Perspective
A dieci anni dalla caduta di Hosni Mubarak, il movimento di protesta che animava piazza Tahrir non è riuscito a creare un percorso alternativo verso la democrazia nonostante la grande ondata di mobilitazioni nel Paese. L’inizio della rivoluzione del 25 gennaio 2011 non è avvenuto dall’oggi al domani, ma è stato il risultato di dieci anni di una contesa politica portata avanti da due diverse anime: quella sociale, rappresentata dalla mobilitazione dei lavoratori delle aziende statali, e quella politica, composta dagli attivisti politici e dai movimenti giovanili insieme ai gruppi di difesa delle donne e ai difensori dei diritti umani. Nonostante la grande ondata di attivismo, manifestatasi con scioperi, sit-in e proteste di piazza, queste due anime si sono incontrate raramente all’indomani della rivoluzione. Questo, insieme all’assenza di un’organizzazione politica organica, ha lasciato spazio alle forze più organizzate – i Fratelli musulmani – e al blocco controrivoluzionario guidato dall’esercito.
Paper preparato nell’ambito del progetto IAI-ECFR-CeSPI “Ten Years into the Protests in the Middle East and North Africa. Dynamics of Mobilisation in a Complex (Geo)Political Environment and the Role of the European Union”.
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Dati bibliografici
Roma, IAI, luglio 2021, 19 p. -
In:
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Numero
21|29 -
ISBN/ISSN/DOI:
978-88-9368-205-3
Introduction
1. Revolution and revolutionaries: The social and political souls of the Egyptian revolution
2. From Mubarak to al-Sisi: Playing with traditional oppositions
3. The US, EU and regional powers in the transition
Conclusion
References