Un nuovo "nomos della terra"? Governance internazionale, sviluppo e aiuto umanitario - Introduzione
Nel corso degli anni il concetto di sviluppo si è esteso e ampliato e ha alimentato la costante opera di riformulazione e ridefinizione del contenuto, degli obiettivi, dei saperi e delle relazioni che strutturano tale peculiare spazio di relazione tra gli Stati. Dalla teoria della modernizzazione, al basic needs approach e alle disastrose ricette neoliberiste degli anni ottanta del novecento, dalla promozione dei diritti umani, della parità di genere e delle capacità umane, fino alla ridenominazione come ‘sostenibile’ e ‘umano’ e alla connessione strategica con il tema della sicurezza nelle sue diverse declinazioni, il concetto di sviluppo ha assunto determinazioni varie e variabili. Da ultimo, nei dibatti e nel policy-making più recenti, il concetto di ‘aiuto’ ha cominciato a essere analizzato criticamente anche alla luce dei presupposti di reciprocità, rispetto della sovranità e non condizionalità. L’Agenda 2030 include, in questo senso, un innovativo principio di universalità volto a superare la divisione concettuale e operativa tra paesi sviluppati e non mirando, ad esempio, a ridurre la povertà trasversalmente in ogni Stato.
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Dati bibliografici
(con Annalisa Furia), in Politics. Rivista di studi politici, n. 8 = 2/2017, p. v-xvii -
ISBN/ISSN/DOI:
2279-7629