Verso un'eurozona della difesa. Sviluppo delle flessibilità istituzionali nelle politiche europee di sicurezza e difesa
Il concetto di flessibilità istituzionale si fonda sull'idea di consentire agli stati "capaci e volenterosi" di procedere verso un più alto livello di integrazione, senza compromettere nell'immediato le prerogative degli altri consociati, ma costituendo al tempo stesso un laboratorio per il futuro dell'Unione europea. Con il Trattato di Lisbona, la flessibilità istituzionale è stata introdotta formalmente all'interno della politica di sicurezza e difesa in varie forme: in particolare nella sua configurazione di cooperazione strutturata permanente (potenziale preludio ad un'eurozona della difesa), contribuendo con ciò ad una sua ricomposizione unitaria all'interno dell'architettura istituzionale dell'Unione. Il volume si propone di ripercorrere il graduale sviluppo della flessibilità nel campo della sicurezza e difesa comune fin dall'origine per arrivare a descriverne e valutarne il significato recente alla luce delle importanti innovazioni apportate dal Trattato di Lisbona. Esso si conclude con l'auspicio che i nuovi meccanismi varati con il Trattato si traducano in reali iniziative, a cominciare proprio da quella "eurozona della difesa" che potrebbe contribuire sia allo sviluppo dell'Ue come "provider" di sicurezza sia a completare il disegno di Unione politica, anche se limitata ad un numero di paesi inferiore a quello di tutti i membri dell'Ue.
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Dati bibliografici
Roma, Nuova Cultura, 2012, 157 p. -
In:
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Numero
6 -
ISBN/ISSN/DOI:
978-88-6134-957-5
Introduzione, di Gianni Bonvicini
Lista delle abbreviazioni
I. Il concetto di cooperazione rafforzata nelle politiche di sicurezza e difesa
1. Premessa
2. Il principio di flessibilità e differenziazione nelle politiche di sicurezza e difesa
3. Closer cooperation esterne ai trattati: il concetto di avanguardia
4. Cooperazioni rafforzate e difesa: il concetto dei "willing and able" ed altre forme di collaborazione
II. Il Trattato di Maastricht e i primi anni '90. La UEO come soluzione per una politica di difesa comune?
1. Premessa
2. La CIG 96-97: il dibattito sulla flessibilità
3. Il Trattato di Maastricht: le disposizioni sull'UEO
4. Le missioni di Petersberg e le operazioni degli anni '90
III. Il Trattato di Amsterdam: un'occasione mancata. UEO e flessibilità dalla CIG 96-97 alle disposizioni del Trattato
1. Premessa
2. Un piccolo passo indietro: la rivitalizzazione dell'UEO
3. La CIG 96-97: il dibattito sulla UEO
4. Il Trattato di Amsterdam come occasione persa: il mancato inserimento delle cooperazioni rafforzate e II pilastro
5. Il Trattato di Amsterdam come occasione persa: la mancata integrazione della UEO nella UE
IV. La svolta di Nizza. La nascita della PESD e di una PESC più flessibile
1. Premessa
2. La nascita della PESD, il tramonto della UEO
3. La CIG 2000: una PESC più flessibile?
4. Le disposizioni del Trattato di Nizza su flessibilità e difesa
V. Il Trattato di Lisbona. Nuovo punto di partenza nella storia dell'integrazione
1. Premessa
2. Dal fallimento della "Costituzione" al Trattato di Lisbona
3. Dalle divisioni "irachene" alla nascita della nuova PESC
VI. Il Trattato di Lisbona. Le cooperazioni rafforzate e la difesa
1. Premessa
2. Le cooperazioni rafforzate nelle disposizioni di TUE e TFUE
3. Missioni e flessibilità: il ritorno dei "willing and able"
4. L'Agenzia europea per la difesa e la cooperazione nel campo degli armamenti
5. La cooperazione strutturata permanente (CSP)
6. La clausola di mutua difesa e la fine dell'UEO
7. Le cd forze multinazionali al servizio della PSDC
VII. La cooperazione strutturata permanente (CSP). Verso un'eurozona della difesa?
1. Premessa
2. L'origine del concetto di cooperazione strutturata permanente
3. La CSP nel Trattato di Lisbona
Una riflessione conclusiva. La CSP: il dibattito, l’importanza storica
1. Tante difficoltà, diverse interpretazioni
2. L’importanza storica della CSP
Bibliografia