Viralità della viralità, dice QAnon. Tutto è viralità. Analisi di una psy-op
Per oltre tre anni il dibattito interno alla destra americana ha ruotato intorno a un misterioso account, che prenderà il nome di QAnon, che ha fatto la sua comparsa nell’ottobre 2017 su 4chan, una delle piattaforme web preferite dai seguaci dell’alt-right, la destra radicale Usa. QAnon ha invaso i social con deliranti teorie complottiste pro-Trump, diventando protagonista di community e gruppi di discussione attivissimi su diverse piattaforme. La teoria complottista di QAnon è assurda e confusa ma talmente efficace dal lasciar ipotizzare che alla sua origine potrebbe esserci un’operazione psicologica (psy-op). Chiunque l’abbia ideata, ha messo su un potentissimo gioco semiotico dalle formidabili capacità virali, inondando web e media mainstream di contenuti tossici, capaci di entusiasmare parte dell’elettorato di destra nelle recenti elezioni presidenziali Usa.
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Dati bibliografici
Roma, IAI, novembre 2021, 25 p. -
In:
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Numero
21|50 -
ISBN/ISSN/DOI:
978-88-9368-231-2
1. Alle origini di QAnon
2. Il successo di QAnon: caso o azione pianificata?
3. Triangoli di veridizione
4. Guerre memetiche: quando la periferia invade il centro
5. Un persistente odore di Ur-fascismo
6. Semiotica della viralità
7. La semiotica di QAnon: un’origine italiana?
8. Interferenze russe e cinesi dietro QAnon?
9. Misurare il contagio
Conclusioni e raccomandazioni
Riferimenti