Winning Back the "Left Behind": Iran's New Nationalist Agenda
Le manifestazioni del gennaio 2018 in Iran hanno mostrato la frustrazione dei giovani del ceto medio-basso per la situazione economica del paese. Anche se la partecipazione alle proteste di piazza è stata relativamente scarsa, la maggioranza della popolazione è rappresentata da giovani con scarsi mezzi economici. Data la difficile situazione geopolitica dell’Iran dopo il ritiro degli Stati Uniti dall’accordo sul nucleare e le crescenti tensioni con Israele in Siria, il governo non può permettersi di mettere a rischio la propria capacità di mobilitare in difesa della Repubblica Islamica una parte così ampia della popolazione. Per affrontare questo problema il governo sta promuovendo una narrazione che enfatizza l’unicità dell’Iran come nazione piuttosto che le sue basi islamiche. Per diffondere questa narrativa il governo iraniano sta usando nuovi strumenti, incluso l’uso della musica rap di ispirazione occidentale, una nuova industria cinematografica che imita i film di Hollywood e un nuovo uso dei social media da parte di figure del regime.
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Dati bibliografici
Roma, IAI, maggio 2018, 16 p. -
In:
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Numero
18|09 -
ISBN/ISSN/DOI:
978-88-9368-076-9
Introduction
1. The predicament of Iran’s young lower middle class
2. Renewal of nationalist propaganda
3. The new propaganda instruments
3.1 Amir Tataloo and the prohibited music that builds consensus for the regime
3.2 A new approach to filmmaking
3.3 The new museum of martyrdom in Tehran
3.4 A brand new hero for Iran
Conclusions
References