History in the making: resistance, violence and expectations in Palestine and Israel
Il mondo sta assistendo alla più grande mobilizzazione collettiva palestinese da oltre un decennio, dovuta all’accrescere dell’occupazione israeliana e tensioni in aumento a Gerusalemme Est occupata legate allo sgombero forzato di residenti palestinesi dal quartiere di Sheikh Jarrah. Quella che era iniziata come una mobilizzazione pacifica è velocemente degenerata in seguito alla violenta repressione israeliana delle proteste a Gerusalemme Est e l’assalto alla moschea di Al Aqsa durante le preghiere del Ramadan, portando Hamas a reagire con il lancio di razzi e Israele ad un nuovo violento attacco militare sulla Striscia di Gaza. Mentre il numero di palestinesi uccisi a Gaza è in rapida crescita, la violenza si è inasprita nelle città israeliane, e le proteste continuano a estendersi attraverso la Cisgiordania occupata in solidarietà con i residenti di Gaza e Gerusalemme Est. Al tempo stesso, mentre la diplomazia internazionale fatica a trovare un’uscita dalla crisi, proteste in segno di solidarietà si sono tenute in Europa, Stati Uniti e attraverso molte località del mondo arabo. Sebbene sia stato finalmente annunciato il cessate il fuoco tra Israele e Hamas, questo non significa la fine dell'isolamento di Gaza che dura da 14 anni. Intanto il futuro degli sfratti di Sheikh Jarrah resta incerto; le proteste stanno continuando in Cisgiordania e in Israele e la diplomazia internazionale fatica a trovare una soluzione.
Mentre la Storia avanza davanti ai nostri occhi, gli Stati Uniti e l’Unione Europea rimangono bloccati in vecchi modelli, pratiche e paradigmi più volte dimostratesi fallimentari per avanzare la prospettiva di una pace duratura. Nel tentativo di sviluppare nuovi modelli e prospettive, e fornire conoscenza e comprensione di quello che sta succedendo, il seminario ha coinvolto studiosi palestinesi, israeliani ed europei invitati a discutere delle dinamiche che hanno caratterizzato l’attuale mobilizzazione palestinese; delle ragioni dei precedenti fallimenti diplomatici e delle implicazioni che gli eventi attuali potrebbero avere sulle leadership e società israeliane e palestinesi, sui recenti accordi arabo-israeliani di normalizzazione e più in generale sulla diplomazia internazionale verso la Palestina e Israele.