Un’Europa sempre più lontana dall’arte di Jean Monnet
di Nathalie Tocci
Il secondo semestre del 2023 ha visto lo sgretolarsi delle ambizioni “geopolitiche” dell’Unione europea, annunciate dalla Presidente della Commissione Ursula von der Leyen all’inizio del suo mandato. L’Unione ha superato bene le crisi scatenate dalla pandemia e dall’invasione russa dell’Ucraina, a partire dalla militarizzazione dell’energia da parte di Mosca, ma ora pare abbia perso la bussola, dimenticando l’arte di Jean Monnet, padre fondatore dell’Europa unita, di trasformare le crisi in opportunità per una maggiore integrazione.