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Above and Beyond: State of the Art of Uncrewed Combat Aerial Systems and Future Perspectives

15/12/2023

I droni sono diventati onnipresenti sui moderni campi di battaglia. Mentre ci si adegua a questa minaccia con contromisure e difese aeree multistrato, risulta necessario sviluppare sistemi più avanzati in grado di operare contro avversari alla pari, o quasi, in termini di capacità ed equipaggiamenti. I velivoli da combattimento senza pilota (uncrewed combat aerial systems, Ucas), concepiti per soddisfare questa esigenza, non sono una semplice evoluzione degli attuali droni ma piuttosto una categoria di velivoli completamente diversa, con caratteristiche distinte che richiedono tecnologie più avanzate e complesse. Tra queste ultime, un prerequisito necessario sembra essere un certo grado di autonomia che permetta agli Ucas di esprimere appieno il loro potenziale. I sistemi attualmente in fase di sviluppo sono infatti generalmente progettati come mezzi autonomi, in grado cioè di operare indipendentemente dai velivoli con equipaggio o come sistemi congiunti e complementari con essi. L’Italia e l’Europa si trovano in generale in ritardo rispetto allo stato dell’arte, ritardo causato dall’attuale scarso interesse dopo i promettenti impegni a inizio anni 2000. Il programma europeo per un sistema di combattimento aereo di sesta generazione Global Combat Air Programme rappresenta per l’Italia e la sua industria una chiara opportunità di sviluppo delle proprie capacità nazionali, ma occorrerà destinare fin da oggi risorse significative ad attività di ricerca e sviluppo.

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