Jihadist Groups in North Africa and the Sahel: Between Disintegration, Reconfiguration and Resilience
Sulla base di interviste e ricerche sul campo, questo saggio considera la recente evoluzione dei diversi gruppi jihadisti in Nord Africa e nel Sahel analizzando gli schemi della competizione e dello scontro tra questi stessi gruppi. Secondo l’autore esiste una netta separazione tra i gruppi affiliati ad Al-Qaeda e quelli legati allo Stato islamico, che non è mai degenerata però in una conflitto armato tra di loro (a differenza della violenta lotta tra gruppi jihadisti in Medio Oriente, in particolare quella tra Al-Nusra e lo Stato islamico). Con l’attuale collasso dello Stato islamico in Medio Oriente, l’autore segnala però il pericoloso riavvicinarsi dei suoi affiliati nordafricani-saheliani ai gruppi legati ad Al-Qaeda. Esamina inoltre le due tipologie in cui si è frammentato il sistema regionale/statale in Nord Africa/Sahel: un nucleo di Stati forti che controllano i propri confini e territori e sono quindi in grado di contenere i gruppi jihadisti (Tunisia, Algeria, Marocco), contro i deboli e i “falliti” che non sono in grado di controllare l’espansione di questi gruppi (Libia e Sahel). La loro capacità di recupero, secondo l’autore, è influenzata sia dalla loro forza sia dalla debolezza dei loro avversari.
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Dati bibliografici
Roma, IAI, ottobre 2018, 18 p. -
In:
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Numero
Working Papers 16
Introduction
1. Algeria: The Split within AQIM and the Collapse of Jihadism
2. Tunisia: Jihadi Threats Contained But Resilient
3. The Sahel: The Enduring Jihadi Threat
Conclusion: Fragmented Regions and Organizations
References
Annex: List of Interviews