Un bilancio europeo per una politica di crescita
Scopo del lavoro è portare all'attenzione del dibattito sul futuro assetto istituzionale dell'Europa anche il tema del Bilancio dell'Unione. Questo Bilancio, per le sue dimensioni e per la sua struttura, non consente di fare le politiche di sviluppo necessarie per il raggiungimento degli obiettivi posti dai Trattati. Si sostiene pertanto la necessità di abolire la norma che impone il pareggio tra entrate e spese, consentendo così di finanziare in disavanzo le politiche dell'Unione volte ad accrescere la dotazione e la qualità dei fattori produttivi. In un ampio confronto con gli Stati Uniti viene prospettata la possibilità che anche il debito dell'Unione venga usato come attività nelle riserve ufficiali e nei portafogli esteri, consolidando così il ruolo dell'euro.
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Dati bibliografici
Roma, Istituto Affari Internazionali, giugno 2007, 100 p. -
In:
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Numero
27
Le ragioni di una proposta, di Maria Teresa Salvemini e Oliviero Pesce
Bilancio dell'Unione e politiche di sviluppo, di Maria Teresa Salvemini
1. Introduzione e Sommario
2. Il Bilancio attuale
2.1. Il Bilancio nel sistema istituzionale europeo
2.2. Le Prospettive finanziarie pluriennali
2.3. L'eccesso di attenzione per il "giusto ritorno"
2.4. Una situazione insoddisfacente
3. Un Bilancio diverso, per quali politiche
3.1. Politiche di stabilizzazione?
3.2. Politiche di redistribuzione?
3.3. Politiche di risposta ad altre esigenze
3.4. Politiche strutturali di sviluppo
3.5. Le limitate possibilità di aumento delle entrate
4. Un Bilancio in pareggio, perché
4.1. Principi del trattato
4.2. La Banca europea degli investimenti
5. Una proposta a favore di un Bilancio in disavanzo
5.1. Il finanziamento con debito degli investimenti
5.2. Debito dell'Unione e ruolo internazionale dell'euro
5.3 Una soluzione in un contesto di flessibilità istituzionale
Investimenti pubblici e disavanzo dell'Unione europea, di Oliviero Pesce
1. Introduzione
2. Del debito pubblico
3. Il dollaro
4. Valute di riserva
5. La via dell'euro e la disciplina finanziaria
5.1. Gli inizi. Monete sintetiche
5.2 La moneta unica
5.3. Riforme e regole
6. Per un disavanzo dell'Unione
6.1 Priorità e scelte europee
6.2 Un'Europa priva di mezzi
7. Usa e Ue: un'analisi comparativa
7.1 Il Pil: dimensioni
7.2 La popolazione
7.3. La crescita
7.4 Il debito pubblico
7.5 Il disavanzo di parte corrente
7.6 Le riserve valutarie
7.7 Risparmio e investimenti
7.8. Le obbligazioni
7.9 La liquidità internazionale
7.10. Gli investimenti internazionali
7.11 Aspetti strutturali e dinamica della contabilità nazionale
7.12 Stabilità
8. Disavanzo e duopolio monetario
8.1 Obiettivi
8.2 Implicazioni sui trattati
8.3 Mercati finanziari
8.4 Effetti
8.5 Precedenti storici
8.6 Precedenti specifici: la Ceca
8.7 Precedenti specifici: la Bei
9. Copertura, rientro, gestione
10. Un abbozzo di programma
11. L'attuazione istituzionale e operativa del programma proposto
12. Conclusioni
Oltre le divisioni: la componente bipartisan della politica europea dell'Italia
Interventi di: Piero Fassino, Domenico Fisichella, Savino Pezzotta, Luigi Ramponi, Francesco Rutelli, Dario Rivolta
Tema
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